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Business Plan e Start up

Vuoi avviare un nuovo progetto e non vuoi fare un salto nel buio?

Bravo/a, una buona e sana dose di incoscienza è anche positiva, ma i numeri difficilmente mentono, quindi il primo step che ti consiglio è quello di metter giù un business plan e vedere se questi girano.

In realtà è uno strumento utile anche quando l'attività è già avviata, per migliorare, per vedere dove si può marginare di più etc

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Come possiamo lavorare insieme sul business plan

Il business plan io lo immagino come una vera e propria presentazione, che si compone di parti descrittive e ovviamente di parti numeriche di budget puro.

Non è vero che il commercialista interviene solo sulla seconda: per me è fondamentale capire la natura del tuo progetto, il settore in cui ti muovi, il target clienti, i competitors etc.

Poi certamente verremo ai numeri che riassumeranno tutto quello che avremo visto nella prima parte e verificheremo se il tuo progetto è fattibile, se ci sono margini di miglioramento, se e quali investimenti comporterebbero.

E non ultimo ti spiegheremo a quali imposte, tasse e contributi andrai incontro e di conseguenza quale potrebbe essere il tuo guadagno netto.

E se la tua vuol essere una start up innovativa?

In aggiunta a quanto sopra dobbiamo avere ben chiaro come otterrai e manterrai i requisiti per essere considerata una start up o PMI innovativa.

Ti ricordo che essa deve soddisfare almeno uno di questi 3 requisiti:

- sostenere spese in ricerca e sviluppo pari o superiori al 15% del maggiore importo tra i costi e il valore della produzione;
- impiegare personale qualificato e dotato di un dottorato di ricerca per almeno un terzo della forza lavoro;
- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale.

Quando si punta al primo dei tre è fondamentale avere un budget e monitorare durante l'anno l'andamento delle spese in R&D e io sono pronta ad aiutarti in questo.

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